Cavalli da montagna

Molti tratti nella zona orientale del Lagorai non sono comunemente praticabili a cavallo, essendo stretti, dirupati e molto sassosi. Solitamente trovo una via alternativa ai punti rischiosi che si presentano sul sentiero, ma in alcuni casi ci sono dei passaggi obbligatori da oltrepassare per continuare il percorso.

In queste occasioni è fondamentale conoscere dalla testa alla coda il proprio equide e trarne di conseguenza i limiti. Star mi ha sempre dimostrato di essere una compagna di viaggio sicura in montagna, mi fido ciecamente di lei. Infatti, se percepisce un pericolo o se pensa che un passaggio scelto da me possa presentare un elevato rischio, si ferma e cerca con lo sguardo un passaggio alternativo: le ho sempre lasciato scegliere la strada secondo lei più opportuna. Ha il piede deciso, il sangue freddo, in rare occasioni si spaventa. Come buon Haflinger che si rispetti è spesso cocciuta e testona, ma per ciò che riguarda la sua capacità di resistenza e affidabilità nell’affrontare impervi sentieri, non c’è razza equina che possa competervi. D’altronde sono cavalli nati per vivere in ambienti incomodi e sono fisicamente strutturati per scollinare montagne.

Nonostante però tutte le mie certezze ed esperienze in montagna, non mi sono mai permessa di sottovalutarla, la prudenza non è mai abbastanza. I tratti rischiosi li percorro sempre a piedi portando Star a mano, senza ombra di dubbio lei ha maggior equilibrio ed è bilanciata meglio in assenza del mio peso sulla schiena.

Ad ogni modo, avere un cavallo eccezionale in montagna non significa che sia invincibile o immortale. Bisogna tenere sempre a mente che basta un solo piede messo male per concludere la nostra uscita in tragedia. In molte occasioni non mi sono fidata ad affrontare alcuni tratti esageratamente esposti e rischiosi, la vita del mio cavallo vale più di una destinazione da raggiungere.